Pubblicato: 22 giugno 2011 | Autore: Marco Baldan | Tags: ada lazio, disintermediazione, web 2.0 Commenti: Nessun Commento »
Ada Lazio
L’incontro, che si terrà a Roma il 24 giugno 2011, nelle sale del moderno Hotel NH Vittorio Veneto di Corso Italia 1, nei pressi di Via veneto, mi vedrà come relatore e parlerò di argomenti di grande attualità come la disintermediazione alberghiera e il Web 2.0.
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Pubblicato: 18 maggio 2011 | Autore: Marco Baldan | Tags: internet, OLTA, turismo on-line, web 2.0 Commenti: Nessun Commento »
E’ stato approvato dal Consiglio dei Ministri insieme al Decreto Sviluppo, il nuovo Codice del Turismo, poi presentato dal ministro del turismo Michela Brambilla a Palazzo Chigi, insieme al premier.
Risulterebbero soddisfatti i principali operatori del settore, soprattutto quelli facenti parte della filiera tradizionale del turismo (TO/ADV), mentre esprimono riserve gli albergatori sopratuttto per la parte relative al nuovo modi di determinare la classificazione che si basa sulle autodichiarazioni.
Non emerge, invece, un particolare interesse per quanto sta accadendo da anni al sistema turistico grazie ad internet e, più recentemente, grazie ai Social Network/Media. Dall’estratto che troviamo su Sito Ufficiale del Governo, in atesa di poterlo leggere interamente, troviamo solo queste poche righe sull’on-line e solo in riferimento alle OLTA:
“Le agenzie operanti online saranno sottoposte alle medesime regole e controlli cui sono soggette le imprese di tipo tradizionale. Anche per le agenzie di viaggio è previsto lo strumento della s.c.i.a.”
Sarà voluto o non sanno neanche a cosa mi sto riferendo?
Pubblicato: 20 dicembre 2009 | Autore: Marco Baldan | Tags: web 2.0 Commenti: Nessun Commento »
Girando per la rete mi sono imbattuto in alcune opinioni che riguardano il mondo del Web 2.0 ho pensato di pubblicarle.
“Ora è il momento del Social Network, è tutto un fiorire di grandi discorsi, di suggerimenti, di proposte strampalate.
Anch’io ho una proposta per le aziende in merito ai SocialNetwork: l’unica cosa intelligente che potete fare è di disabilitarne l’accesso ai propri collaboratori durante l’orario di lavoro.
Eh sì, l’unica attinenza che ha il social network con la vostra attività è il tempo che i vostri dipendenti dedicano ai loro amichetti su Facebook, Twitter et similia durante l’orario lavorativo.
Un’azienda ha più possibilità di fare business mandando i propri collaboratori al bar che tramite i Social Network.
Agenzie di comunicazione che propongono alle aziende strategie sui SocialNetwork, fantomatici esperti specializzati sul Web 2.0, che propongono investimenti ad ogni azienda: dall’idraulico alla multinazionale. Non ha importanza se il sito è obsoleto, inutilizzabile e invisibile ai motori di ricerca: ora il grido di battaglia è Web 2.0!
Perché? Perché è facile, non richiede investimenti tecnologici, non è necessario conoscere internet: lo può fare chiunque. Il fatto che porti a risultato zero è irrilevante, l’importante è vantare un Web 2.0.”
***
“credo che si stia travisando il significato del nuovo web: come avviene spesso quando si conia un’etichetta per un paradigma, la maggior parte delle persone se ne riempie la bocca semplicemente associando l’etichetta all’esempio, ma non capisce davvero lo scenario nel suo complesso: ecco che l’esempio di web 2.0 è diventato il social network.
Nel business ovviamente questo diventa l’esca per l’ennesimo cliente sprovveduto, c’è chi vende web spacciando qualunque cosa per web 2.0!
Perchè piace anche al cliente sentire che gli si offrono novità all’ultimo grido!
Ma cos’è il web 2.0?
non è altro che la tendenza ad una maggiore interazione tra contenuti – utente e utente – utente
che semplicemente è stata raggiunta con una maggiore diffusione delle connessioni veloci e della tecnologia software lato client e lato server.
Il web 2.0 non è nulla se non una delle maturazioni del sistema web nel suo complesso: tecnologico e sociale!
Ma ricordiamoci che con il “web 1.0″ esistevano:
– i forum
– le chat
– i social network:(si chiamavano community o siti di incontri)
– i blog: ma erano semplici siti personali su server gratis
come si poteva pensare di fare business?
invece grazie alla diffusione dell’uso del web è diventata la normalità,o meglio,la moda: se non sei su un social network online non esisti”!
Relativamente ai social network, certamente sono utili e relazionali, ma per ora non esistono modelli di business vincenti e che fanno la differenza numerica e sostanziale.
I professionisti lo sanno, noi lo sappiamo, d’altra parte noi abbiamo sempre cercato di misurare la performance del web intesa come propensione e risultato nel business, questo è ciò che conta, è solo su questo che si valutano idee e strategie web.
E’ sicuro che il web 2.0, inteso come insieme di strumenti, da maggiori opportunità di “inventare” nuovi modi di comunicare e di arrivare al singolo utente, quindi di interagire e di vendere, ma siamo solo all’inizio, ed alcune opportunità offerte dal nuovo web non sono per ora particolarmente “sfruttabili” e performanti dal punto di vista business.
Chi propone ora web 2.0 come “la svolta” è come chi proponeva web ai primordi senza sapere nulla di web.
Oggi però la differenza tra professionisti e profeti è molto più marcata, i tempi web sono rapidissimi, gli strumenti di misura delle performance sono molto precisi e gli utenti business non sono tutti sprovveduti.
Lasciamo che qualcuno dal palchetto venda “l’elisir di lunga vita”.. qualcuno ci crederà.. qualcun’altro semplicemente si affiderà a professionisti e ne sarà contento perchè farà business.”
E voi cosa ne pensate?