Google Hotel Finder: novità in casa di mister G

Pubblicato: 1 agosto 2011 | Autore: | Tags: , , , , , , Commenti: Nessun Commento »

E’ un’estate ricca di novità per il motore di ricerca più importnate del web. Dopo G+, ora è arrivata la sezione dedicata esclusivamente alla ricerca di hotel, denominata “Google Hotel Finder“, fortemente integrata alla Google Map e che sfrutta le informazioni di Google Places.

Al momento la sezione è sperimentale e disponibile solo per cercare gli hotel negli Stati Uniti, ma c’è da esser certi che presto sarà disponibile per tutti gli hotel del mondo.

Per quanto riguarda la Disintermediazione, ecco l’immagine dell’hotel in lista dove il link al Sito Ufficiale lo si trova cliccando su “Book” alla fine della lista dei “Punti di vendita” dov’è possibile prenotare:

Google hotel finder
Google hotel finder

Mentre questa è l’immagine della scheda dell’hotel, dove il link al Sito Ufficiale lo si trova anche affianco all’indirizzo anagrafico:

Google hotelfinder detail

Google hotelfinder detail


La mia opinione da viaggiatore, quindi per quanto riguarda la ricerca e la prenotazione diretta dell’hotel, è positiva perchè Google è sempre stato uno dei primi punti di accesso del viaggiatore per ricercare un hotel e ora lo sarà ancora di più perchè  è in grado di dare direttamente lui un risultato della ricerca più vicino alle esigenze/preferenze dell’hotel.

Quella da operatore marketing/tecnologico, quindi per quanto riguarda le vendite dirette del Sito Ufficiale, posso evidenziare che Google continua a dare una buona visibilità al Sito Ufficiale dell’hotel, anche se dovremmo aspettare analisi più approfondite per capire se porterà più visite rispetto alle modalità di ricerca precedenti. Resta fondamentale in questo ambito che Google permetta ai proprietari di hotel di caricare anche prezzi e disponibilità dei loro Siti Ufficiali su “Hotel Price Ads”, o per mezzo di partnership con i fornitori di Sistemi di prenotazioni on-line per i Siti Ufficiali di hotel o fornendo agli albergatori uno strumento sviluppato ad hoc.

La prossima mossa di mister G sarà quella di fornire un Sistema di prenotazioni on line da installare nei Siti Ufficiali e che sia ben integrato con Google Hotel Price Ads, Google Hotel Finder, Google Map e Google Analitics? Lo fornirà gratis, stimolando poi gli albergatori alla pianificazione pubblicitaria su Hotel Price Ads?

Vedremo 😉


Tripadvisor stimola gli hotel a tagliare gli intermediari: incredibile, ma vero.

Pubblicato: 10 marzo 2011 | Autore: | Tags: , , , , Commenti: 3 Commenti »

Tripadvisor, il gigante delle recensioni on-line facente parte del Gruppo Expedia che è il più importante intermediario on-line tra l’altro recentemente colpito da un provvedimento dell’Antitrust, è in questi giorni impegnato in una campagna promozionale verso gli albergatori per stimolarli a tagliare gli intermediari attraverso il proprio Profilo Aziendale.

Ecco la sezione della lettera inviata a tutti gli albergatori italiani:

Tripadvisor: albergatori evitate gli intermediari

Tripadvisor: albergatori evitate gli intermediari

Un ulteriore segnale che la Disintermediazione è il futuro della distribuzione turistico alberghiera soprattutto in funzione della piena sostenibilità economica dei territori e che la Carta dei Valori di Nozio potrebbe essere presa come riferimento per un aggiornamento della Carta per un Turismo Sostenibile (Lanzarote, 1995) e del Codice Mondiale di Etica del Turismo (Santiago del Cile, 1999) che orientano l’agire di Nozio sin dalla sua nascita e potrebbero orientare l’agire anche di molte altre aziende del nostro settore.

Voi cosa ne pensate?


Che cosa c’entra la creatività in un blog sulla disintermediazione?

Pubblicato: 7 giugno 2010 | Autore: | Tags: , , , , , Commenti: Nessun Commento »

La disintermediazione è un’impegnativa battaglia culturale a colpi di argomenti per lo più legati all’economia e all’imprenditoria. Come faccio ad inseririmi, io che mi occupo di grafica e, più in generale, di comunicazione?

Me lo sono domandato per mesi. Una risposta ce l’avevo… ma non riuscivo a formularla in maniera convincente.

Poi, sabato, sono andata a fare la spesa. Da anni vado a comprare la frutta e la verdura da una signora dietro casa che ha iniziato vendendo direttamente il suo prodotto di punta, il preziosissimo e buonissimo radicchio trevigiano, ma che adesso coltiva e vende un po’ di tutto. Giugno è tempo di ciliegie, le adoro! … eccole… Erano dentro una cassettina firmata da un consorzio e ho chiesto alla signora: non sono della sua azienda?

In un italiano stentato ha iniziato ad urlare contro sua sorella, dicendo che le cassettine non andavano bene, che dovevano essere assolutamente cambiate e che nessuno doveva avere dubbi: le ciliegie erano coltivate nella sua azienda e non provenivano da nessun consorzio esterno!
Mi sono detta: ecco, la signora parla quasi solo in dialetto, ma è un’esperta di comunicazione! Lei sa che per vendere le sue ciliegie non deve metterle nella cassetta di un altro! Le ha subito sostituite lei stessa e poi, orgogliosa, mi ha mostrato che alcune erano rovinate, segno inconfutabile di genuinità.

La signora, che avrà al massimo la licenza media, è anche un’esperta di economia perché ha iniziato la sua attività di vendita a kilometro zero in tempi non sospetti e, in pochi anni, ha ampliato le colture e lo spazio dedicato alla vendita, con passione e impegno, senza mai tradire le sue origini.

Oggi è sulla cresta dell’onda, in un un mondo pieno di persone che cercano cose buone, garanzia di qualità e anche risparmio. A questi vantaggi, qualcuno, come me, aggiunge il piacere di vedere crescere un azienda anche grazie al proprio contributo: i soldi che le ho dato so dove sono andati a finire. Il tutto si racchiude in un parolone di gran moda (speriamo diventi un “classico”) che èSostenibilità.
E allora?

Ebbene, coltivare la passione per l’ospitalità, produrre camere da letto e venderle nel contenitore di un qualsiasi grossista che ci mette sopra il suo nome a caratteri vistosi e senza valorizzare la personalità del produttore, è una pratica che non ha un gran futuro.

I viaggiatori già lo sanno, usano i grandi portali come degli elenchi, come fossero un motore di ricerca e poi vanno alla fonte: il sito ufficiale.

Il sito ufficiale parla di me, il sito ufficiale comunica al mio interlocutore in maniera diretta, è il contenitore nel quale presento il mio prodotto, con la mia faccia.

Se sono un produttore particolarmente attento, cercherò un contenitore carino, che mi rappresenti, magari me ne faccio fare uno tutto mio. Se sono un piccolo produttore posso usare un contenitore più semplice, la cosa importante è che non abbia l’etichetta di un altro!

Insomma, il processo di disintermediazione, la via della sostenibilità economica, passa anche dalla comunicazione e si fa curando la propria immagine che dovrà essere sempre la più convincente, la più efficace e mai sottovalutata.
Questa è una delle tante cose che facciamo qui: aiutiamo gli albergatori, appassionati produttori di ospitalità, a presentarsi al meglio, a creare il proprio brand, a tutelare la qualità, a preferire il rapporto diretto, a proteggere i propri clienti e ad attrarne di nuovi.
Allo stesso tempo cerchiamo di colmare la mancanza di informazione e aumentare la consapevolezza: siamo tutti viaggiatori, chi più che meno, e voremmo tutti un turismo conveniente, autentico e di qualità come solo il rapporto diretto può garantire.

P.S. le ciliegie erano buonissime, le ho pagate poco e, comprandole, mi sono divertita. È una bella esperienza e si può fare anche acquistando una camera d’albergo!


Sul Gazzettino si parla di “disintermediazione”

Pubblicato: 29 marzo 2010 | Autore: | Tags: , , , , , , , Commenti: 1 Commento »

Il turismo Veneto va in rete” e poi “Si chiama Venetobooking.com“. Questi sono i titoli dell’articolo che oggi apre la sezione “Nord-Est” del quotidiano di riferimento del Veneto per lanciare il portale di prenotazioni on-line alberghiere della Regione Veneto.

L’obiettivo del portale è quello di fare concorrenza alle OLTA: “Quelli si tengono dal 25% al 40% dei soldi. Ora basta, facciamo noi” sono le parole del Presidente di Confturismo Michielli.
Tra le righe si legge una dichiarazione del neo-Direttore del’Hotel Plaza di Mestre (Sig. Alessandro Martello che abbiamo recentemente incontrato e salutato agli incontri di Confindustria e i candidati sindaci  Brunetta e Orsoni) che vede nella Disintermediazione, ovvero la prenotazione dai Siti Ufficiali degli hotel, la giusta strategia per ridurre il peso delle Olta.
Che dire, sembra che qualcosa si muovi.

Ma “qual’è la strategia” con la quale Confturismo pensa di fare concorrenza alle grandi OLTA?

Con un altro portale associativo (al momento ha prenotabili solo alcuni hotel del Lago di Garda) che, di fatto, non veicola il viaggiatore a fare la prenotazione dai Siti Ufficiali degli hotel (vd. Disintermediazione), ma lo porta a prenotare nei centri di prenotazione realizzati dalle stesse Associazioni Alberghiere che fanno capo a Confturismo e che intermediano l’hotel con costi di commissione praticamente identici a quelli delle OLTA, che non mettono link ai Siti Ufficiali e neanche il telefono.

Ma perchè, allora, associare la parola “Disintermediazione” ad un progetto/portale che, di fatto, fa intermediazione?
E’ già difficile di suo far “entrare” questo concetto agli amici albergatori, perchè ci si mettono anche le loro Associazioni di Categoria che, secondo me, dovrebbero aiutarci a far gran chiarezza proprio per il bene supremo dei propri associati?

Eppure è così semplice fare un portale che non fa intermediazione, che non ha costi di commissioni ma che veicoli il viaggiatore a prenotare dai Siti Ufficiali grazie ad una scheda del tutto gratuita offerta a qualsiasi albergatore:

 
Scheda gratuita su Nozio

Scheda gratuita su Nozio

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ho inserito l’esempio per cercare di far capire a tutti la differenza tra chi fa intermediazione, ovvero l’azienda “terza” (l’Associazione, in questo caso) che rivende nel “suo” punto vendita al consumatore (il viaggiatore, in questo caso) i prodotti e/o servizi realizzati dal “produttore” (l’albergatore, in questo caso), e chi non la fa perchè stimola a gran voce la prenotazione sul Sito Ufficiale (il Dominio, ovvero www.nomehotel.xy) dell’hotel il cui proprietario è,  e deve essere, esclusivamente l’albergatore.

E la differenza non è puramente una questione di costi (mi costa di più intermediare o disintermediare) quanto una questione prettamente strategica per un’impresa. L’albergatore che investe i suoi quattrini in commissioni per farsi promuovere e vendere dagli intermediari, nel caso in cui interrompa il suo rapporto di collaborazione/intermediazione (esempio cambia associazione, passando agli industriali o ad una associazione minore; oppure cambia OLTA perchè le commissioni sono aumentate fino ad essere insostenibili per lui), perde immediatamente TUTTI i vantaggi che aveva ricevuto fintanto che si faceva intermediare.
Perchè? Perchè tutti gli investimenti dell’albergatore sono finiti a promuovere il portale ed il dominio dell’intermediario!

La Disintermediazione (secondo Nozio), invece, stimola l’albergatore a veicolare gli investimenti in marketing/comunicazione/vendita sul suo Sito Ufficiale (e sul suo dominio) così, se anche decidesse di cambiare fornitore/partner, non perderebbe praticamente nulla di quanto ha raggiunto con gli investimenti che ha fatto perchè sono fatti nel dominio di sua proprietà e che può trasferire ad nuovo fornitore quando è sicuro che può fare meglio del precedente.

Questa è LA differenza… LA differenza la fa il “luogo” (il dominio) “dove girano i soldi”, ovvero dove avvengono le transazioni economiche.

Ma ditemi la verità, è così difficile da comprendere questa differenza?


28 milioni di euro di costi inutili tagliati!

Pubblicato: 2 febbraio 2010 | Autore: | Tags: , , , Commenti: Nessun Commento »

Grazie alla disintermediazione il network degli hotel affiliati a Nozio è riuscito a generare nel 2009, anno di crisi economica, un giro d’affari stimabile attorno a 140.000.000 di euro in prenotazioni dirette generate dai siti ufficiali dei suoi affiliati, senza pagamento di commissioni.

Le notti vendute sono stimabili attorno ad un numero di 1.082.000, e il prezzo medio per notte risulta dunque essere attorno ai 130,00 euro.

Ma la cifra più interessante è il risparmio sull’intermediazione, stimabile attorno ai 28 milioni di euro calcolando una media di commissioni pagate del 20%.

Sono 28 milioni rimasti in tasca ai nostri albergatori. Sono risorse rimaste alla destinazione turistica che li ha generati.

Sono la concretizzazione della Carta dei Valori di Nozio: il risparmio da commissioni che diventa risorsa per gli albergatori e per il territorio.

Sono una grande soddisfazione, soprattutto perché generati in un anno difficile.


Hotel indipendenti e grandi catene… e se scoprissimo che l’apparente debolezza è una forza ?

Pubblicato: 16 settembre 2009 | Autore: | Tags: , , Commenti: Nessun Commento »

Leggendo in questi giorni le diverse notizie dalla rete mi sono soffermato su un post di un operatore turistico francese, in cui sottolinea come l’Accor, la famosa catena di origini francesi ma di respiro internazionale, abbia perso 150 milioni di euro a causa della crisi… non chiedetemi in quale semestre, non è su questo che voglio portare la vostra attenzione. E vi prometto anche che non parlerò di crisi, che non se ne può più.

Il post continuava con la domanda, molto “pungente” oserei dire, dell’operatore francese: gioire o esser tristi di questa situazione di Accor?
Pungente non per il contenuto, quanto per l’averlo voluto esprimere. La discussione continuava mettendo l’accento su come bisognasse gioire del fatto che i piccoli hotel indipendenti più attenti abbiano saputo reagire molto meglio delle grandi catene, proprio grazie alla loro piccola dimensione. L’elefante Accor quando ha visto l’ondata di piena non è insomma riuscito a spostarsi in tempo proprio a causa della sua grande mole, per usare una metafora. Sull’arena la mole conta: ma quando si deve combattere. Quando si deve fuggire o correre ai ripari, perché l’avversario è “troppo” , la mole è invece un problema.
Ecco, allora, che i piccoli hotel attenti (sottolineo la parola “attenti”, perché chi dorme non solo non piglia pesci ma viene anche soffocato dall’acqua), proprio per la loro mole hanno saputo reagire correttamente, contenendo le perdite o vedendo solo una diminuzione dei guadagni.

Cosa vuol dire essere un attento albergatore?

Significa avere una corretta consapevolezza di sé e saper cogliere le migliori opportunità sul mercato: tutto questo in modo preciso e agile, veloce. Internet è un ambiente che più di altri premia chi è consapevole di sé e agile. Viene quasi da dire che è l’ambiente ideale per quegli hotel che fanno del loro essere indipendenti la loro forza. Non a caso, sondaggi sull’andamento del turismo in internet (non ve ne cito uno in particolare; andate su google e cercate: ce ne sono molti, e concordi tra loro), in particolare relativi alla vendita diretta, vedono una crescita delle prenotazioni dirette dai siti ufficiali anche in anni come il 2008/2009.

E, chiudendo il cerchio, si tratta dei siti ufficiali di chi, attento e vigile, ha saputo investire con costanza, nel tempo, per avere risultati nei periodi positivi e mettersi a riparo dalle congiunture negative.