Nozio “Fa’ la cosa giusta!”
Pubblicato: 17 febbraio 2010 | Autore: Marco Baldan | Tags: disintermediazione, Fà la cosa giusta 2010 Milano, sostenibilità economica, turismo sostenibile Commenti: 3 Commenti »Nozio dal 12 al 14 marzo 2010 parteciperà alla fiera “Fa’ la cosa giusta!” che si terrà a Milano.
Si tratta della settima edizione della fiera del consumo critico: 500 espositori appartenenti a varie categorie merceologiche si racconteranno ad un visitatore attento alle diverse forme di economia sostenibile.
Tutti gli espositori sono realtà profit e no profit che si riconoscono nella definizione di “Economia Solidale”: un sistema di relazioni economiche e sociali che pone l’uomo al centro, cercando di coniugare sviluppo con equità, occupazione con solidarietà e risparmio con qualità.
Nozio sarà presente nella sezione “Turismo solidale”, dove racconterà i benefici di un turismo disintermediato: un nuovo stile di fare turismo attento alla sostenibilità economica e al rapporto diretto tra chi viaggia e chi accoglie, ovvero gli albergatori affiliati a Nozio.
Inoltre sabato 13 marzo dalle 14 alle 15 Nozio organizza un evento dedicato alla disintermediazione e alla sostenibilità economica, in cui si illustrerà anche il programma Nozio Traveller, novità del 2010.
Se vuoi maggiori informazioni riguardo l’evento di Nozio manda un’email all’indirizzo falacosagiusta@nozio.com!
Se vuoi ulteriori informazioni sulla fiera vai sul sito internet: www.falacosagiusta.org/milano/
Ti aspettiamo!
Ciao, sabato ero alla fiera e ho assistito all’intervento sulla disintermediazione. Complimenti per la simpatica presentazione, peccato il troppo poco tempo a disposizione per sviscerare i tanti temi!
Oltretutto, la simpatica testimonianza dell’albergatore Dario Restagno sul rapporto tra l’hotel e le “OLTA” multinazionali è stata molto chiara e concreta, mettendone bene in luce il carattere sempre più insostenibile.
In una mentalità sempre più diffusa di consumo critico, testimoniata anche dalla massiccia affluenza a questa fiera, trovo sempre più difficile comprendere le alte percentuali di commissione applicate dalle agenzie on-line sul prezzo delle camere, spesso poco trasparenti e non controbilanciate da valore aggiunto che le giustifichino.
Rivelatorio, inoltre, sentire da Dario a quali imposizioni contrattuali possono essere sottoposti gli hotelier nel vendere le camere, constringendoli a paradossali situazioni “Lose-Lose” dove si trovano ad abbassare sia la propria redditività, sia i servizi ai propri ospiti, sia il trattamento economico dei loro dipendenti.
Da sfatare, quindi, il luogo comune hotel=esoso. Non sempre è così: il furbetto, semmai, potrebbe essere qualcun’altro…
Credo, però, che la ragion d’essere della disintermediazione nel campo dei viaggi vada ben oltre alla convenienza tariffaria, e che sia innanzitutto un tassello fondante per salvaguardare le risorse economiche e d’identità della propria struttura ricettiva e… del proprio territorio!
Chi ha a cuore il proprio luogo d’appartenenza non ama imposizioni e costi inutili che lo erodano, tanto meno da parte entità estranee ad esse, che con alte commissioni drenano le risorse verso altrove e impoverendo il territorio. Cosa ovvia, direte, ma nella pratica non ancora realizzata pienamente, specie quando noi pigri valutiamo e prenotiamo un albergo in internet, semplicemente affidandoci ai più conosciuti portali del turismo online.
Il comportamento dai consumatori nell’acquisto e lo scambio d’informazioni online si sta fortunatamente evolvendo in sempre più settori, anche nella ricerca degli alberghi: ma attenzione, prenotare online non significa necessariamente saltare gli intermediari!
Di questo è sempre più consapevole anche il turista mordi-e-fuggi, sempre più guardingo verso lusinghiere “tariffe migliori”, probabilemente pubblicizzate in modo ingannevole, infarcite di review dalla dubbia provenienza e senza la visibilità diretta al sito e la “faccia” ufficiale dell’hotel.
I consumatori stanno abbattendo le ultime barriere, verificando non solo il prezzo realmente migliore, ma anche esigendo il rapporto diretto con la struttura, con i numeri di telefono, i nomi, le facce di chi li ospiterà. Vanificando, di conseguenza il motivo di esistere degli intermediari che danno in cambio, a questo punto, solo un’… anonima visibilità nei loro portali.
Penso innanzitutto alle piccole realtà, più deboli e facilmente soggiogabili da potenti gruppi economici, ma che spesso si rivelano le migliori chiavi di accesso per rendere un soggiorno un’autentica esperienza conoscitiva del paese ospitante. Valore, questo, non negoziabili da nessun intermediario.
Buon viaggio 😉
1: Ma perchè Nozio il suo lavoro la fa gratis? Ho sentito che costa un sacco di soldi quindi questa solidarietà credo sia solo verso se stesso. Se non è vero vi prego pubblicare i costi del servizio Nozio.
2: Gli albergatori non sono obbligati a lavorare con Expedia o GTA o Booking.
3: Mettiamo che hai 27 camere da affittare con il tuo prezioso strumento online fatto da Nozio e premesso che, come leggo in questo ‘sito’ che credo sia di Nozio e quindi non lascerà pubblicare questo articolo. Premesso comunque che hai 27 camere per 365 giorni all’anno che fa 9855 room/nights, prova un po a venderle per telefono ( il consumatore avveduto vuole vedere la ‘faccia’ dell’hotel) in minimo 10 lingue diverse. Oppure paga un po un ‘portiere’ che ti fa questo lavoro ammesso che esista.
4: Le politiche degli hotels sono quasi sempre vessatorie nei confronti degli ospiti, invece, l’intermediazione di un grosso gruppo costringe l’hotel a essere un po più carino con il cliente.
Caro hotelparisroma,
grazie per il tuo contributo, le critiche sono sempre ben accette perché stimolano il confronto e la crescita. In tutta sincerità, però, devo dirti che il nickname con cui ti sei firmato mi lascia un pò perplesso e fatico ad attribuirgli un valore che va oltre la polemica fine a se stessa.
Ti invito, se lo ritieni opportuno, a contattarmi personalmente all’email direzione@nozio.com; avrò così modo di spiegarti le caratteristiche dell’offerta Nozio (oltre alla mia idea in merito al rapporto albergatori-intermediari).
Questo blog, infatti, non è nato solo per pubblicizzare le tariffe, i servizi e l’offerta dell’azienda che dirigo, ma ha l’ambizione più ampia di creare adesione e partecipazione intorno a dei valori che caratterizzano un certo modo di fare impresa. Certo! fare impresa significa perseguire il
profitto, con disintermediazione.it ci focalizziamo sui diversi modi di perseguirlo.
A presto, dunque.